CRISI DI COSCIENZA, ovvero la Maison du Thé atto primo
Cosimo Randazzo doveva assolutamente tirarsi fuori dell'impiccio in cui Calogero Gargiulo lo stava cacciando. Anzi, dove da sè innanzi tutto s'era cacciato sin da quando gli era venuta la malauguratissima idea di legarsi a quella banda di criminali mascherati da ingegneri. Quel pomeriggio Gargiulo gli aveva cacciato in mano una busta di plastica contenente cianuro di potassio. E ordinandogli di presentarsi l'indomani alla Maison du Thé del centro storico per proporsi come aiuto cameriere per il fine settimana. Perennemente sotto organico nei giorni e orari di punta, di rado la direzione della Maison du Thé rifiutava. E se poi la raccomandazione di un pezzo grosso, stavolta quella del padre di Calogero, si metteva di mezzo, mai che declinasse. Non che Calogero Gargiulo e suo padre fossero in chissà quali buoni rapporti, tutt'altro. Trascorrevano finanche settimane senza rivolgersi la parola. Però, qui, via, c'era da mostrarsi generosi con un collaboratore subalterno del pargolo che si trovava in alto mare per via delle scarse finanze e un secondo lavoro avrebbe servito allo scopo. Non si trattava di troppo chiedere e il figliolo avrebbe acquistato maggiore prestigio presso il suo team, che dunque avrebbe raddoppiato la devozione verso il capo. Dacchè Gargiulo senior non era meno roso dalla superbia rispetto al figliolo, non gli era costato nulla il raccomandare Cosimo Randazzo alla Maison du Thé.
Il locale non si presentava troppo caotico dal martedì al venerdì, mentre il sabato c'era da rimboccarsi le maniche e sudare sette camicie. La domenica meno del sabato, ma comunque più che durante i giorni feriali in cui la Maison restava aperta.
Natalina e Manfredi avevano l'abitudine del tè alla Maison quasi tutte le domeniche pomeriggio, quando non si trovavano in visita presso la famiglia di Marina. Non che amassero i locali affollati, tutt'altro. Ma purtroppo il locale chiudeva il lunedì, giornata ideale per i due fidanzati, che per motivi di lavoro non potevano andare a rilassarsi fuori dell'industria robotica lui e della scuola lei dal martedì al venerdì. Il sabato non se ne parlava nemmeno, dato l'affollamento. Ma la domenica, anche e soprattutto per evitare l'invadenza di Anselmo e Fiorina, Natalina diceva assicurava ai genitori che le risultava necessario distrarsi con il fidanzato dagli infiniti impegni scolastici in un posto fuori casa, dove le fosse concesso dimenticare l'eleborazione del compiti in classe per millemila studenti, le correzione, i registri, le riunioni e quant'altro moltiplicasse costantemente il suo orario di lavoro ufficiale.
Gargiulo aveva intimato a Randazzo di versare il contenuto della busta nel tè di Manfredi, la prima domenica pomeriggio che avesse scorto la coppia sedersi a un tavolo della Maison. Soltanto che Calogero, una volta di più, stava sottovalutando l'ingegner Palladini. Manfredi non era certo fesso. Una volta ricevuti i misteriosi pezzi della scacchiera che il capo supremo degli androidi Vittorio aveva interpretato come minaccia di assassinato, aveva alzato la guardia. In passato i tentativi di ucciderlo da parte dell'amministrazione cittadina, del Presidente di facciata e del suo entourage erano falliti tutti miseramente. Compresi quelli di avvelenarlo. Vittorio aveva ideato un dispositivo in grado di individuare la presenza di veleni a metri di distanza, compresi i veleni non usi lasciare tracce. Il dispositivo non era individuabile all'esterno, dacchè era inserito nell'orologio che Manfredi non toglieva mai.
Ovviamente Randazzo non poteva sapere di tali manovre di Vittorio e si scervellava sul da farsi. Fosse come fosse, sia pure a costo della sua pellaccia, non avrebbe mai acconsentito a commettere un omicidio. La sua idea era quella di sostituire il cianuro di potassio con lo zucchero, ma Gargiulo aveva inserito una videocamera nella busta per monitorare il momento del fattaccio dal suo tugurio, mentre Auricchio e Moffetta avrebbero sorvegliato Randazzo dal vivo, fingendosi clienti della Maison du Thé. Certo, per sincerarsi che Cosimo eseguisse gli ordini di Gargiulo senza sgarrare di una virgola.
La cospirazione continua...
Ps.: immagine Pixabay free, autore cromagnon130 (https://pixabay.com/es/photos/tetera-t%C3%A9-tradicional-ceremonia-6123746/)
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