Ma cos'era accaduto nel frattempo? La cospirazione atto IX, dal retrobottega di STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO

Tugurio di Calogero Gargiulo&soci
-Eh, che cos'è questa schifezza? Non riesco ad accedere a nessuna cartella. E pure il mio telefono è andato a farsi friggere. Quel che è peggio, poi, è saltato il collegamento con la videocamera che sappiamo noi- sbuffò Gargiulo, visibilmente alterato.
Pure i cellulari di Auricchio, Moffetta e Randazzo risultavano afflitti dallo stesso malanno di tutti i computer del tugurio, pardón, del laboratorio.
-Per caso ne sai qualcosa, Randazzo?
-Altro che, Gargiulo, altro che! Da ieri ho un botto di app bloccate e udite, udite, a cornamento, mi è arrivata la mail di un fantomatico Wizard a chiedermi un riscatto di mille dollari per ripulirmi il telefono. Figuriamoci. Mille dollari! A me, che non ho un centesimo e a stento arrivo a fine mese.
-Non ci credo.
-Ah, no? Davvero? Allora guarda.
Cosimo Randazzo mostrò a Gargiulo, Auricchio e Moffetta la trashmail ricevuta dal mal supposto hacker soprannominato Wizard con la richiesta dei mille dollari, peraltro in pessimo italiano pessimamente tradotto da altrettanto pessimo inglese, sicuramente da parte di qualche sparuta IA.
-Sicuro di non averci nulla a che fare, con questo tale Wizard?- chiese Moffetta, sia pure con scarsa convinzione.
-E certo, come no!- e Randazzo si finse arrabbiato e offeso. -Infatti lo sapete bene, oramai, che nuoto nell'oro e posso permettermi di buttare mille dollari in faccia al primo arrivato, giusto? Il nostro laboratorio, anzi, il nostro team per intero, è stato hackerato. Sveglia!
I colleghi dovettero convenirne, sia pure a malincuore.
-E puoi fare qualcosa per rimediare?- chiese Gargiulo, data la somma incapacità e inettitudine caratterizzante il suo team, del quale a malapena si salvava Cosimo Randazzo.
-Farò del mio meglio, ma vi devo anticipare che non sarà nulla di breve. Da quel che al momento mi riesce di vedere, l'hacker opera da Singapore.
-Accidenti! Da quelle parti sono davvero expert- e Auricchio picchiò un pugno sul tavolo, con l'unico risultato di rimediare una mano fortemente dolorante.
-Già- bofonchiò Gargiulo. -E ora? Come si fa con il nostro piano?
-Va avanti lo stesso, no?- domandò Randazzo, fingendosi desideroso quanto i colleghi di assassinare Manfredi Palladini. -Che non vi fidate? Se mi credete indegno di fiducia, non capisco il perchè abbiate voluto affidare proprio a me questo compito. Oltre a pezzente, ora pure inaffidabile?
Randazzo cercò di atteggiarsi il più possibile a collaboratore scandalizzato e pure ingenuo, come non gli fosse affiorato alla mente il vero motivo per il quale Gargiulo gli avesse affibbiato il ruolo di esecutore materiale di un delitto premeditato: se qualcosa fosse andata storta, avrebbe dovuto fungere da capro espiatorio.
-D'accordo, si farà così, allora: voi due, Auricchio e Moffetta, tutte le domeniche pomeriggio andrete a farvi una passeggiata nei pressi della Maison du Thé e appena vedrete arrivare quell'arrampicatore sociale del Palladini con la sua ragazza, prenderete un tavolo per voi. Accanto a quello della noiosissima coppia. Starete a monitorare la situazione e vi terrete in contatto con me, dato che le telefonate e i messaggi ancora funzionano, ma mi raccomando, con discrezione. Assoluta discrezione!
Come Randazzo aveva immaginato, nei piani di Gargiulo e compagnia non figurava la compera di nuovi dispositivi da collegare alla micro videocamera, studiata per abbinarsi agli attuali computer del tugurio, pardón, del laboratorio. Vi sarebbe occorso un lavoraccio a partire da zero che nemmeno lui, quale meno peggio collega del team, sarebbe riuscito a portare a termine in breve. Neppure figurava nei piani di Gargiulo la compera di un ulteriore aggeggio per sostituire la micro videocamera. Non era proprio momento, dato che i rispettabili e abbienti genitori dei tre discutibili ingegneri avevano come non mai prima chiuso la bocca al sacchetto. Nonostante facessero sfoggio del loro status presso le alte sfere, Gargiulo, Auricchio e Moffetta nei fatti concreti non disponevano di un gran che al di sopra del mai troppo denigrato Randazzo, non si fossero ritrovati pressochè a carico di papà e mammà.
-E che facciamo se il locale è affollato e non troviamo un tavolo vicino a quello del Palladini?- chiese Auricchio a Gargiulo.
-Problema vostro. Arrangiatevi. Che devo pensare sempre a tutto io?
-Ehi, ho ricevuto pure io la dannata mail di Wizard!- lamentò nel frattempo Moffetta.
-Controllate tutti quanti le vostre mail- suggerì Randazzo. -Ho ragione di credere che l'hacker abbia avuto in mente di tirar su un bel po' di denaro alle spalle di tutti noi.
-Ma perchè mai questo maledetto Wizard avrebbe hackerato proprio noi? Perchè proprio noi? Hai una risposta anche a questa domanda, caro Randazzuccio?- gridò Auricchio, alterato a causa della mail richiedente il riscatto, appena letta.
-E non ci arrivate da soli?
-Certo che la faccenda è sospetta- commentò Gargiulo mentre a sua volta guardava, rosso di rabbia, la sua copia del messaggio di Wizard.
-Ma ancora? Innanzi tutto siamo ingegneri, giusto?
-E allora? Quanti ingegneri ci siamo al mondo? Però Wizard ha scelto proprio noi, chissà come mai.
-Ma ti pare che proprio noi, appunto, siamo ingegneri qualunque? Magari non saremo subdoli e arrivisti come Palladini, ma abbiamo un passato di tutto rispetto. Soprattutto voi. Soprattutto tu, Gargiulo, che ricoprivi l'incarico di ingegnere capo divisione robotica. Abbiamo lavorato per una delle fabbriche tecnologiche tra le più preminenti d'Europa e ora come ora il nostro team ha tra le mani un contratto di compravendita del super androide Starko, acquisito da un'industria che sul mercato dei robot non è seconda a nessuno. Questa compravendita è uscita su alcuni giornali.
-Ma si tratta di giornaletti di seconda linea.
-E allora? Qualcuno che legge i giornaletti di seconda linea c'è sempre stato e sempre ci sarà, specie se la stampa proviene da Bruxelles. Credi davvero che i nostri competitor asiatici, specie gli indipendenti non a tutt'ora emersi sul mercato, si rifiutino di cacciare il naso in qualunque notizia minimamente appetibile? Qualcuno ci sta invidiando, non trovi? Chi nel nostro campo non vorrebbe averci Starko in mano?
Ancora una volta, il team di Gargiulo non potè fare a meno di convenire con Cosimo Randazzo...

Davanti a uno schermo, in qualche imprecisata localizzazione
-Edgar, hai già preso il controllo di quel tugurio che l'inetto di Gargiulo e gli ancora più inetti Auricchio e Moffetta osano chiamare laboratorio?
-Certo, mia bella signora.
-Assicurati che il virus del nostro volenteroso Randazzo non faccia flop. Poveraccio, ce l'ha davvero messa tutta, ma temo che il programma presenti falle. Non dobbiamo peraltro fargliela facile nel compito di ripulire ciascun dispositivo infetto.
-Agli ordini, Milady.
-E una volta che avrai terminato, collegati alla micro videocamera di Giorgio. Durante la fatidica domenica pomeriggio alla Maison du Thé, agganciala ai dispositivi del tugurio, una volta che l'avrò messa nelle mani di Randazzo. Gargiulo crederà che la micro videocamera sia la sua.
-Piano geniale, mia bella signora...