Monitoraggio e stoccaggio della CO2 negli acquiferi salini.

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Monitoraggio e stoccaggio della CO2 negli acquiferi salini.




E se i fondali marini fossero usati come un deposito invisibile, non per tesori, ma per tonnellate e tonnellate di anidride carbonica catturata dall’atmosfera, ora immaginate sensori intelligenti che monitorano quel deposito 24 ore su 24 rilevando qualsiasi perdita, non importa quanto piccola, che è la nuova frontiera tecnologica che il Regno Unito sta per inaugurare.


Nel 2026 un’ambiziosa missione inizierà a monitorare il primo sito offshore di cattura e stoccaggio del carbonio del Paese e ciò che sta facendo lì potrebbe diventare il nuovo standard globale nella lotta contro il cambiamento climatico. La società britannica Sonardyne è stata scelta per guidare questa operazione cruciale. Installerà moduli intelligenti sul fondale marino dotati di sensori in grado di rilevare anche le minime alterazioni nella chimica dell'acqua.


I dispositivi completamente autonomi e alimentati a batteria saranno collegati a un sistema di comunicazione acustica subacquea, consentendo la trasmissione dei dati senza la necessità di rimuovere il modulo dal fondale marino. Questa struttura di monitoraggio sarà attiva per 2 anni prima che il trasporto e lo stoccaggio della CO2 inizino effettivamente, creando una base di riferimento accurata per confronti futuri.

Souce


I sensori incorporati nei moduli includono tecnologie come il sonar Origin 6000 ADCP e strumenti di terze parti, tutti integrati da un sistema di elaborazione intelligente chiamato Edge, saranno in grado di identificare con precisione qualsiasi perdita di gas, variazione di pressione o alterazione chimica sospetta nell'acqua attorno al dispositivo a carbone.


L’obiettivo è garantire che il gas rimanga confinato in modo sicuro all’interno della falda salina Endurance situata a 1000 metri sotto il livello del mare. Questo progetto non è stato portato avanti solo per il Regno Unito, ma fa parte di uno sforzo più ampio chiamato East Coast Cluster che mira a catturare la CO2 dalle regioni industriali più inquinanti del paese e immagazzinarla in modo sicuro sotto il Mare del Nord.


Se funzionerà come previsto, il modello potrà essere replicato da altri Paesi alla ricerca di soluzioni reali per raggiungere il tanto citato “net zero”. Piuttosto che immagazzinare il carbonio, l’obiettivo è dimostrare che è possibile monitorare questo processo in modo tecnologicamente efficiente e con totale trasparenza per la società e gli organismi di regolamentazione, ma è sicuro seppellire il gas sott’acqua? Cosa succede se c'è una perdita?



Souce


La risposta sta proprio nella sorveglianza continua e nella fiducia nell’ingegneria all’avanguardia che viene applicata. Qualsiasi fallimento nel processo potrebbe compromettere la reputazione del progetto e la sicurezza ambientale della regione. Ecco perché la scelta di Sonardyne e delle sue tecnologie è stata strategica. È un’azienda già carbon neutral e vanta decenni di esperienza nel monitoraggio subacqueo. Tuttavia, l’accettazione pubblica e un controllo rigoroso saranno essenziali affinché l’iniziativa possa avanzare con credibilità.


Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo modo di cercare di preservare il pianeta seppellendo le nostre emissioni in depositi sottomarini monitorati da sentinelle digitali. Il progetto è ambizioso, tecnologico e carico di responsabilità, ma sarà questa la soluzione definitiva per contenere i gas che accelerano il riscaldamento del nostro mondo o stiamo semplicemente spingendo il problema sotto l’oceano? pensi che lo stoccaggio del carbonio sottomarino sia una soluzione intelligente o una scommessa troppo rischiosa.





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Il problema è che nessuno mette in dubbio questa ipotesi di “zero netto”, nonostante esistano prove che indicano che l’aumento di CO2 non è la causa del riscaldamento, ma piuttosto la sua conseguenza (Souce). Storicamente, i livelli di CO2 erano considerevolmente più alti e le piante hanno prosperato senza troppi danni. È normale che, dopo aver attraversato un periodo freddo, il clima diventi più caldo.
In primo luogo, l’umanità non può alterare questi cicli persistenti e modelli di caldo e freddo, e in secondo luogo, la maggior parte delle proposte di geoingegneria possono avere gravi conseguenze.

The problem is that no one questions this "net zero" assumption, despite the fact that there is evidence that indicates that the increase in CO2 is not the cause of warming, but rather its consequence (Souce). Historically, CO2 levels were considerably higher and plants have thrived without much damage. It is normal that, after going through a cold period, the climate becomes warmer.
First, humanity cannot alter these persistent cycles and patterns of heat and cold, and second, most geoengineering proposals can have serious consequences.

La maggior parte delle azioni umane storiche sugli ecosistemi hanno generato effetti negativi o devastanti, è sufficiente conoscere la storia.

Gli ecosistemi sono reti molto complesse, non siamo qui sulla terra abbastanza a lungo per capirli e non dovrebbero diventare un parco giochi per tecnocrati con manie di onnipotenza!

rimani libero


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