Kutaisi, monumenti sovietici in centro. Foto di proprietà dell'autore
Girare per il centro di Kutaisi è u po' come trovarsi a Wayward Pines, cittadina immaginaria di una serie TV con protagonista Matt Dillon e ricavata sulla trilogia di Blake Crouch. La trama vede uno scienziato folle e visionario impegnato a rapire ed ibernare se stesso e migliaia di esseri umani, per risvegliarli dopo un millennio a Wayward Pines, una cittadina dell'Idaho.
Lo scopo è salvare l'umanità su una specie di arca in modo da evitarle le imminenti catastrofi dei nostri giorni, ma i risvegliati, inizialmente convinti di vivere ancora nel loro presente, si renderanno ben presto conto di come in realtà tutte le strade conducano al centro della città e di come non esista modo di uscire da Wayward Pines.
Nel capoluogo dell'Imerezia, almeno di non voler percorrere i lunghi stradoni che portano alle periferie, funziona un po' alla stessa maniera e, gira che ti rigira, si finirà per passeggiare più o meno sempre negli stessi posti, un cuore piccolo e concentrato.
Cattedrale di Bagrati e vista sulla città, foto di proprietà dell'autore
Può così valere la pena di arrampicarsi verso le sue collinette adiacenti, un po' per godersi il panorama sulla città, ma anche e soprattutto per scoprire altre importanti attrazioni. Una di esse, forse il vero simbolo di Kutaisi, è la Cattedrale ortodossa di Bagrati, che prende il nome da re Bagrat III, colui che sul finire del primo millennio ne ordinò la costruzione.
La Cattedrale, che conserva al suo interno proprio le spoglie del re, è diventata nel tempo simbolo della resistenza georgiana alle invasioni. Nonostante abbia dovuto subire saccheggi e distruzioni, prima per mano degli ottomani, poi dei sovietici, è riuscita a preservare incredibilmente per mille anni alcuni affreschi originali, nonché buona parte della pavimentazione.
Venne inserita nella lista dei patrimoni Unesco nel 2012, anche se in seguito tolta a causa di alcune migliorie strutturali intervenute dopo i lavori di ristrutturazione (su tutte, l'inserimento di un ascensore per la cripta), ma rimane tutt'oggi meta di pellegrinaggio dei fedeli ortodossi, nonché attrazione turistica molto importante, come confermato dalla comitiva di giapponesi schiamazzanti ed intenti a scattare foto buffe in ogni posa possibile.
Vista dalla funivia che conduce al Besik Gabashvili Park. Foto di proprietà dell'autore
Popolo unico e straordinario, che abbiamo conosciuto ed apprezzato da vicino nel nostro viaggio di nozze, ma che, almeno questa è stata la mia impressione, quando in comitiva e all'estero, tende un po' ad uniformarsi ai costumi occidentali meno piacevoli. Nulla di veramente grave, solo che la mancanza di rispetto verso i luoghi sacri, di qualsiasi confessione essi siano, tende da sempre ad infastidirmi un po'.
Anche perché, per liberare la voglia di schiamazzo, bastava recarsi al Besik Gabashvili Park, posto sopra un'altra collinetta, decisamente più centrale e raggiungibile dopo un pittoresco viaggio di circa un minuto all'interno di una claustrofobica cabinovia. Due "tram aerei", come vengono chiamati da queste parti, che compiono il tragitto incrociandosi e partendo solo quando hanno raccattato un po' di persone.
Conviene comprare solo i biglietti per il viaggio d'andata e scendere a piedi attraverso la scalinata che riporta in centro compiendo un grazioso sentiero nel bosco, ma non prima di essersi goduti un giretto nel parco, a rischio e pericolo di chiunque scelga di salire sulle vecchie giostre, di chiara derivazione sovietica e dalla manutenzione apparentemente scarsa.
Una vista generale del parco e un dettaglio della ruota panoramica, dalla quale si evince l'assenza di protezioni laterali e lo scarso stato di manutenzione. Foto di proprietà dell'autore
Al di là delle giostre, offerte a prezzi stracciati, ma con pochissimi clienti per evidenti motivi, un posto comunque da visitare, anche solo per bere una birra o un caffè in uno dei bar con vista panoramica e godersi qualche attimo di relax.
Un po' come abitudine dell'addetto alla ruota panoramica, il vero vincitore del biglietto con il primo premio, il quale consapevole dell'estrema improbabilità di interazioni con il pubblico, ha trascorso tutto il tempo su una panchina all'ombra, leggendo un libro.
Domani all'alba si vola in Polonia per l'ultima parte della vacanza. Ci vediamo, a Dio piacendo, mercoledì, con il racconto dell'ultima esperienza da Kutaisi (della quale anticipo una foto) e con la scoperta della nuova destinazione, Poznan.
Impronte di dinosauro, foto di proprietà dell'autore
I'm part of ITALYGAME Team
together with:
@girolamomarotta, @sardrt, @mikitaly, @mad-runner, @famigliacurione
Upvoted! Thank you for supporting witness @jswit.
Downvoting a post can decrease pending rewards and make it less visible. Common reasons:
Submit
This post has been upvoted by @italygame witness curation trail
If you like our work and want to support us, please consider to approve our witness
Come and visit Italy Community
Downvoting a post can decrease pending rewards and make it less visible. Common reasons:
Submit
Thank you for posting this on Steem Atlas.
https://steematlas.com/@frafiomatale/le-colline-di-kutaisi-cattedrale-di-bagrati-e-besik-gabashvili-park
To help improve your posts on Steem Atlas, and increase your chances of winning in the Atlas Challenge, check out these 21 Tips.
Thank you for setting a beneficiary to @steem-atlas, it will help the project grow.
Downvoting a post can decrease pending rewards and make it less visible. Common reasons:
Submit