La materia del cosmo (The Dark Forest), secondo volume della trilogia Il problema dei tre corpi di Liu Cixin

La materia del cosmo (The Dark Forest), secondo volume della trilogia Il problema dei tre corpi di Liu Cixin, pubblicato in Italia da Mondadori (597 pagine), è un capolavoro di fantascienza hard che espande con audacia e profondità l’universo narrativo del primo libro. 

Tradotto dal cinese con il titolo originale La foresta oscura, questo romanzo affronta la crisi globale innescata dal contatto con i Trisolarani, un’avanzata civiltà aliena in rotta verso la Terra, e introduce il concetto della “foresta oscura” come metafora cosmologica per spiegare la difficoltà di comunicazione tra civiltà nello spazio.

La storia segue Luo Ji, un sociologo apparentemente ordinario nominato “Wallfacer”, uno dei quattro individui incaricati di sviluppare strategie segrete per contrastare l’invasione aliena, sotto lo sguardo onnipresente dei sofoni, dispositivi trisolariani che spiano ogni attività umana. Liu intreccia con maestria trame politiche, scientifiche e filosofiche, esplorando temi come la natura della fiducia, il sacrificio individuale e la sopravvivenza dell’umanità. Rispetto al prcmo volume, La materia del cosmo amplia la scala temporale e spaziale, coprendo secoli di preparazione umana e culminando in un finale sorprendente che ridefinisce il rapporto tra civiltà nell’universo.

Il Concetto della foresta oscura e la teoria che dà il titolo originale è una delle idee più potenti della fantascienza moderna, offrendo una spiegazione inquietante e logica al paradosso di Fermi. Liu costruisce un modello cosmologico che mescola astrofisica, sociologia e teoria dei giochi, rendendo il romanzo intellettualmente stimolante.

Luo Ji è un personaggio che evolve da figura apparentemente marginale a protagonista centrale, con un arco narrativo che bilancia vulnerabilità umana e genialità strategica. Personaggi secondari, come il detective Shi Qiang, aggiungono calore e umorismo a una storia densa di tensione.

Liu descrive tecnologie futuristiche (es. ibernazione, flotte spaziali) con un rigore scientifico che soddisfa gli amanti della fantascienza hard, senza sacrificare la narrativa.

La struttura a più linee temporali, con salti tra presente e futuro, tiene alta la suspense, mentre le strategie dei Wallfacer aggiungono un elemento di intrigo psicologico.

La prima metà del romanzo può risultare lenta per alcuni lettori, con un focus su dettagli tecnici e politici che richiede pazienza prima di convergere verso l’azione.

Le figure femminili (es. Zhuang Yan) sono meno sviluppate rispetto ai protagonisti maschili, spesso relegate a ruoli emotivi o simbolici.

Il titolo La materia del cosmo è meno evocativo di La foresta oscura, rischiando di perdere il significato centrale della teoria.

Alcuni passaggi possono sembrare meno fluidi a causa della complessità del linguaggio tecnico.

La materia del cosmo è un romanzo ambizioso che eleva la fantascienza a un livello filosofico, sfidando il lettore a riflettere sulla natura dell’umanità e sul suo posto nell’universo. È più introspettivo e complesso del primo volume, ma altrettanto avvincente, con un finale che prepara perfettamente il terreno per il terzo libro, Nella quarta dimensione. 

Consigliato agli amanti della fantascienza speculativa e a chi cerca una lettura che combini rigore scientifico, suspense e profondità esistenziale.